pane fatto in casa

Pane fatto in casa veloce

Un pane con una crosta croccante e l’interno morbido

Il pane è un alimento che ha sostenuto l’uomo sin dall’epoca Paleolitica. Nel sito archeologico di Shubayqa in Giordania sono state trovate resti carbonizzati di briciole di pane.
Recentemente sono stata in un sito archeologico Italiano, a Pompei, e c’erano esposti in una vetrina dei pani carbonizzati fatti più di 2000 anni fa. Veramente affascinante la storia del pane!

Quello che vi propongo qui non è un pane di “pietra” 😊 ma un pane profumato, fragrante, una semplicità ancestrale che saprà conquistarvi! Pronto in sole tre ore sulla vostra tavola adatto per fare delle ottime bruschette o gustato con quello che più vi piace .

DIFFICOLTA’   facile

 PORZIONI  1 pagnotta e circa 10 fette

VEGETARIANO  si   LATTICINI  no  GLUTINE  si

INGREDIENTI

– 175 g di farina 00 con 9% di proteine + altra per lavorare
75 g di farina Manitoba con 13% di proteine cioè una farina forte per panificazione
– 160 g di acqua + 2 cucchiai
– 4 g di lievito fresco di birra
– 1/2 cucchiaino di sale
– 1 cucchiaino di melassa, malto o semplicemente zucchero

PREPARAZIONE PANE FATTO IN CASA VELOCE

1) Sciogliamo il lievito nell’acqua tiepida poi aggiungiamo un cucchiaino di melassa.
2) Setacciamo assieme le due farine e mettiamole in una bacinella dopodiché aggiungiamo il liquido poco per volta; amalgamiamo e aggiungiamo un cucchiaino di sale sciolto in due cucchiai di acqua.
E’ importante non aggiungere mai il sale assieme al lievito perché è un inibitore della lievitazione.

LAVORIAMO SUL PIANO DI LAVORO

1) Infariniamo un piano di lavoro e trasferiamo l’impasto. Cominciamo a lavorare con le mani per almeno 10 minuti. Se preferite possiamo lavorare anche con l’impastatrice tipo Kenwood o KitchenAid.
Alla fine l’impasto deve risultare liscio e vellutato, schiacciandolo con un dito deve risultare elastico.

1° PIEGA

1) Dopo aver lavorato l’impasto stendiamolo senza tirarlo ma semplicemente allargandolo sul piano di lavoro con i polpastrelli delle mani. Formiamo un rettangolo e cominciamo a piegare un lato lungo, poi l’altro come se stessimo facendo un pacchetto.
Le pieghe sono molto importanti servono per inglobare aria e danno struttura al pane.
2) Pieghiamo i due lati corti, capovolgiamo e sigilliamo al di sotto le pieghe che abbiamo fatto.
3) Ruotiamolo con le due mani per dagli una forma circolare. Questo movimento si chiama pirlatura.

1° LIEVITAZIONE

1) Cospargiamo di farina una bacinella e lasciamo lievitare il pane 2 ore coperto con una pellicola in un luogo tiepido, privo di correnti d’aria. Attenzione la temperatura non deve superare i 38°, l’ideale sarebbe una temperatura tra i 28° e i 30°.

2° PIEGA E ULTIMA LIEVITAZIONE

1) Come abbiamo fatto la prima volta, allarghiamo l’impasto sul piano di lavoro, formiamo le pieghe allo stesso modo di prima, e chiudiamo al di sotto le pieghe, ruotiamo e mettiamolo su una teglia ricoperta da carta da forno.
2) Copriamo con un canovaccio umido e lasciamo lievitare per 1 ora in un luogo tiepido e senza correnti d’aria.

COTTURA

1) Facciamo cuocere il pane a 220° C per 20 minuti poi abbassiamo il forno a 180° C e proseguiamo la cottura per 10 minuti, dopodiché capovolgiamo il pane e facciamo cuocere per altri 10 minuti. Come capire quando il pane fatto in casa sarà cotto? “Bussiamo” con le nocchie delle mani, risuonerà un suono sordo.
Facciamo raffreddare e tagliamo a fette.

DOPO AVER PREPARATO IL PANE FATTO IN CASA, PREPARIAMO LA BRUSCHETTA

1) Frulliamo delle olive denocciolate con poco olio e qualche erba a piacere ad esempio: basilico, prezzemolo, coriandolo…
2) Laviamo dei pomodori, priviamoli dei semi e lasciamoli a marinare con poco olio e origano. Non saliamo.
3) Affettiamo il pane e facciamolo tostare in forno brevemente o sopra una piastra di ghisa.
4) Spalmiamo il pane con il patè di olive e copriamo con i pomodori e saliamo.

DECORAZIONE DEL PANE FATTO IN CASA

Ci sono tanti modi per decorare il pane, ad esempio possiamo spennellare la parte superiore con uovo e latte sbattuti assieme, con semi vari oppure possiamo infarinare la superficie e dopo fare dei tagli con un coltello affilato o delle lamette.

FARINA PER LA PANIFICAZIONE 

Le farine adatte alla  panificazione sono quelle contenente glutine e si distinguono in: deboli, forti e speciali.
La forza della farina viene espressa con il simbolo W oppure si può constatare guardando la percentuale di proteine espressa sulla confezione.

FARINE DEBOLI

Le deboli corrispondono mediamente alle farine 00 e sono utilizzate per fare dolci, addensare creme e in genere prodotti da forno abbinati ad agenti lievitanti in polvere.
Circa W 90 – W 180
Proteine da circa 9% a 10%

FARINE MEDIE
Le medie corrispondono alla farina 0 e si usano per pizza, pane caserecci, panini.
Circa W 180 – W 260
Proteine da circa 10% a 12%

FARINE FORTI
Le forti corrispondono alla Manitoba e alla semola di grano duro e sono utilizzate per fare lievitazioni con biga, pani speciali o impasti che richiedono tempi lunghissimi di lievitazione come panettoni, brioches.
Oltre W 350
Proteine oltre il 13%

Le farine integrali pur avendo un’ alta percentuale non lievitano come le farine più raffinate perché sono ottenute  dal germe, cioè il cuore del grano, che non genera glutine.
La farina integrale va aggiunta a quella raffinata per un massimo del 40%.

RAFFINAZIONE DELLE FARINE
Le farine si distinguono 00, la più raffinata, via via sempre meno raffinate…0, 1, 2, integrale.
L’integrale è sicuramente quella con valori nutrizionali più alti.


LOTTA ALLO SPRECO
Il pane si presta ad essere riciclato e a rigenerare degli ottimi preparati, ad esempio un dolce a base di pane.
Vi rimando a questa ricetta con il panettone, basta sostituirlo con il pane che può essere anche semi-raffermo.
Ricetta dolce


FRASE DI INCORAGGIAMENTO
“Dubitiamo di poter ottenere l’obbiettivo, di aver posto lo scopo giusto per noi, di riuscire a fare le azioni necessarie al raggiungimento della meta che ci siamo prefissati e così via. E questi pensieri sono direttamente connessi al dubbio “originale”, quello di non essere dotati della Buddità. Perché infatti non dovremmo raggiungere i nostri obbiettivi? Perché in fondo siamo convinti di non possedere la Buddità, ossia la sorgente incontaminata della felicità assoluta.”

Buddismo e Società n°111 pag.33

 

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