Biscotti rustici per una sana colazione ricca di energia.
Una ricetta semplice e veloce, senza burro e ingredienti preziosi come: avena, cioccolato, nocciole e uvetta.
I biscotti rustici piaceranno a tutta la famiglia.
DIFFICOLTA’ facilissimo | PORZIONI circa 30 pezzi |
VEGETARIANO si
GLUTINE no se utilizzeremo la farina di riso LATTICINI no |
Ingredienti
150 g fiocchi di avena
150 g zucchero integrale tipo Dulcita
100 g cioccolato fondente
100 g nocciole tostate
80 g uvetta
80 g farina 00 o farina di riso senza glutine
50 g olio di girasole spremuto a freddo
2 uova
8 g lievito per dolci
Prepariamo i biscotti rustici
1) Mettiamo due uova in una bacinella e sbattiamole con una frusta, poco per volta aggiungiamo 150 g di zucchero.
Non dobbiamo montare le uova ma solo amalgamare gli ingredienti.
2) Uniamo a filo l’olio di girasole. Scegliamo un olio di qualità possibilmente spremuto a freddo.
3) Sbricioliamo il cioccolato, possiamo utilizzare un frullatore oppure come ho fatto io, tagliarlo a coltello per ottenere dei pezzi irregolari e un risultato meno polveroso.
4) Uniamo alle uova: il cioccolato, le nocciole spezzettate, l’uvetta e l’avena (che non contiene glutine)
5) Setacciamo assieme le polveri e cioè la farina e il lievito, questa è una regola basilare per fare dei dolci soffici e ben lievitati oltre che senza grumi.
6) Abbiamo quasi finito di preparare i biscotti rustici, dobbiamo solo aggiungere le polveri all’impasto e avremo finito.
Se siamo intolleranti al glutine sostituiamo la farina di frumento con quella di riso.
Amalgamiamo e passiamo alla cottura
Cuociamo i biscotti rustici
1) Copriamo una teglia con della carta da forno e mettiamo la quantità di una noce, aiutiamoci con due cucchiaini perché l’impasto è appiccicoso.
2) Finiamo di compattare con un cucchiaino inumidito per dare una forma regolare ai nostri biscotti.
Cuociamo a 180°C per 10/13 minuti dopodiché lasciamoli raffreddare prima di metterli in un contenitore ermetico.
Provate anche questa mia ricetta dei biscotti senza glutine CLICCA QUI
ATTENZIONE ALLA COTTURA DEI BISCOTTI
I biscotti generalmente cuociono velocemente e spesso una manciata di minuti in più può rendere precario il risultato.
Quindi vi consiglio di non superare i 13 minuti di cottura, solo nel caso avete un forno poco efficace, lasciateli altri 3/4 minuti.
PERCHE’ AGGIUNGERE LA FARINA ALLA FINE
Mi capita di imbattermi in ricette per dolci in cui la farina è aggiunta all’inizio o a casaccio, sappiate che la farina di frumento contiene glutine, che si sviluppa con i liquidi e la forza meccanica che si mette nell’impastare.
Il glutine rende duri i dolci e quindi o va “tranquillizzato” lasciandolo riposare o dobbiamo aggiungere la farina all’ultimo cercando di impastare il meno possibile.
Ho dedicato questa ricetta alla scrittrice spagnola Mercè Rodoreda, non c’é un nesso con i biscotti rustici ma mi piace
consigliare dei bei libri e questo sicuramente merita, – La piazza del diamante – è il libro più bello di questa scrittrice e potete acquistarlo anche on line https://www.ibs.it/piazza-del-diamante-libro-merce-rodoreda/e/9788883731211
Concludo come sempre con la frase di incoraggiamento buddista
Io sono come mi comporto.
Non “come vorrei essere” ma come penso, parlo e agisco.
Io sono il risultato dei miei pensieri. Sono la verità che esprimono le mie parole. Sono la somma dei miei gesti, di tutti i miei gesti, giorno dopo giorno.
È una fortuna essere nati come esseri umani.
Ecco: non approfittare di questo immenso onore è la perdita più grande.
Vivere può essere una cosa bellissima. Vivere, e farsi sorprendere: ogni giorno come fosse il primo.
La vita ne contiene tanti di giorni. Ogni giorno contiene centinaia di migliaia di istanti.
E in ognuno di questi istanti posso dire sì o no alla vita. Dire sì al fatto che a ogni causa corrisponde un effetto, sì all’idea di usarla per creare valore, sì a cambiare e sentire gli altri nel mio orizzonte di vita. Oppure dire no. Dire no all’idea che la vita è eterna. No, e scegliere i pensieri più bassi, le parole meno rispettose, le azioni più violente.
No perché si può essere buddisti e comportarsi come se non lo fossimo.
Il presidente Ikeda dice che ci troviamo di fronte a un bivio.
«O crediamo che la natura di Budda esista in ogni persona e costruiamo una civiltà della nonviolenza, oppure lasciamo che l’oscurità e l’ignoranza nostra e altrui ci ottenebrino e scegliamo la violenza della barbarie. […] Io sono convinto che la strada per contribuire alla pace su scala mondiale sia seguire il Buddismo del “comportamento da essere umano”» (MDG, 2, 165).
Buddismo e Società 117
di Gianna Mazzini