torta alle noci senza glutine

Torta alle noci senza glutine

Qualcuno tempo fa mi disse che i dolci senza glutine non sono buoni come quelli con le farine classiche…ebbene questa ricetta smentisce questa affermazione.
La torta alle noci senza glutine è buonissima e fatta con ingredienti genuini ricchi di Omega 3.

DIFFICOLTA’  facile PORZIONI  6 fette
VEGANO        si
GLUTINE      no
LATTICINI   no

Ingredienti 

100 g farina di grano saraceno
100 g farina di riso
150 g di latte di noci oppure: di riso, mandorle, avena.
100 g di gherigli di noce
90 g olio di girasole spremuto a freddo, meglio se bio
80 g di zucchero integrale tipo Dulcita
8 g di cremor tartaro
mezzo cucchiaino di cannella in polvere
un pizzico di zenzero in polvere

 

Preparazione torta alle noci

1) Mettiamo 90 g di olio di girasole in una ciotola; potrebbe sembrare tanto olio ma la quantità diviso 6 porzioni sono solo 15 g di olio a testa ed è un terzo del fabbisogno giornaliero. Aggiungiamo 150 g di latte e sbattiamo con un frullatore per emulsionare, basteranno pochi minuti.
Il latte di noci è costoso e difficile da trovare; non c’è problema può essere sostituito con altro tipo di latte ma se vogliamo dare più gusto alla torta possiamo fare noi il latte di noci.

2) Lasciamo in acqua tiepida 30 g di gherigli di noce per 12 ore.
Buttiamo via l’acqua e frulliamo le noci con 150 g di acqua o latte di riso.

3) Inseriamo nei liquidi 80 g di zucchero integrale e sbattiamo ancora per amalgamare, dopodiché uniamo mezzo cucchiaino di cannella in polvere e un pizzico di zenzero in polvere, 100 g di granella di noci.

4) Setacciamo 100 g di farina di grano saraceno, 100 g di farina di riso e 8 g di cremor tartaro e uniamo ai liquidi. 

5) Ritagliamo della carta da forno, bagnamola, strizziamola e con questa copriamo una teglia del diametro di 20 cm.
La carta da forno viene bagnata quando serve che sia più morbida e più adattabile ad uno stampo, l’importante è che poi non sia bagnata ma solo umida.

6) Trasferiamo l’impasto nella teglia , livelliamo con una spatola e inforniamo a 180° C per 35/40 minuti. Prima di togliere dal forno è bene fare la prova stecchino.
Raffreddiamo sopra una griglia.
Se volete provare una marmellata insolita dalla insospettabile bontà da gustare assieme a questa torta vi consiglio questa mia ricetta: la marmellata di fagioli azuki    clicca qui

 

Trucchi del mestiere

– Il lievito per dolci sprigiona durante la cottura l’anidride carbonica necessaria per far aumentare di volume.
Il cremor tartaro è ottenuto dalla lavorazione dell’uva ed è privo di glutine e non lascia nessun sapore perché del tutto insapore.
E’ un agente lievitante che rende i dolci più leggeri e morbidi.

Prova dello stecchino. Tutti noi affaccendati in cucina primo o poi abbiamo fatto la prova stecchino infilzando uno stecco di legno nel “cuore” di un dolce. Non tutti sanno però che per stabilire se lo stecco è secco e quindi il nostro dolce pronto da sfornare, è che bisogna appoggiare il legnetto tra il labbro superiore e le narici. Quella parte del nostro corpo è sensibile e ci dirà con esattezza se l’impasto è ancora umido.


FRASE DI INCORAGGIAMENTO

Nel settembre dello scorso anno presso le Nazioni Unite si è tenuto il Summit di azione sul clima, in un contesto di crescente preoccupazione per l’impatto sempre maggiore del riscaldamento globale. Il cambiamento climatico non è solo un problema ambientale, nel senso comune del termine, ma rappresenta una minaccia per tutte le persone che vivono attualmente sulla Terra e per le generazioni future.

Come nel caso delle armi nucleari, si tratta di una sfida cruciale dalla quale dipende il futuro dell’umanità. Proprio perché il cambiamento del clima è una questione che tocca tutti e tutte, ha il potenziale di catalizzare una serie di azioni solidali a livello globale mai viste prima. Desidero ora riflettere, da tre diverse angolazioni, sul nostro impegno per costruire questa rete solidale di azione globale. Non lasciare indietro nessuno [13-21] Il nostro primo impegno deve consistere nel non lasciare indietro nessuna delle persone che stanno affrontando circostanze difficili. Quando si parla degli impatti del cambiamento climatico si ha la tendenza a concentrarsi sull’entità delle perdite economiche o su altri indicatori quantificabili, ma io ritengo sia importante considerare la sofferenza reale dei tanti individui che questi indici macroeconomici tendono a offuscare, ponendola al centro dei nostri sforzi per unirci nella ricerca di soluzioni. Sono convinto che il punto centrale di tale impresa sia l’intenzione di non abbandonare mai le persone che versano in circostanze difficili.

Impegnandoci a tale scopo in ogni circostanza possiamo trasformare la crisi senza precedenti rappresentata dal cambiamento climatico in un’opportunità per imprimere una nuova direzione al corso della storia.

Per approfondire  https://www.sgi-italia.org/

 

 

 

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